Escursione


ALPI GIULIE-JOF DI SAMDOGNA E JOF DI MONTASIO

Data: 07/09/2024

Difficoltà: EE + EEA o E

Accompagnatore: Federica Sartori - Lorenzo Ferro

Percorrenza: 1° giorno 5:00 ore I° e II° gruppo.
2° giorno 7:00 ore I° gruppo, 5:00 ore II° gruppo.

Durata:

Dislivello:

Attrezzatura:

Partenza: ore 06:00 in auto dalla sede C.A.I.

Descrizione:

Difficoltà giorno/gruppo:
1° giorno EE I° e II° gruppo.
2° giorno EEA I° gruppo E II gruppo.

I° giorno
Lo Jof di Sompdogna si trova tra Val Saisera e Val Dogna ed è sovrastato dalla parete nord dello Jof di Montasio. Il percorso è ad anello, con partenza dal parcheggio al termine della Val Saisera (1004m). Si sale verso la fossa di Carnizza (tratto ripido) sui sentieri CAI 616 e 639A.
Arrivati al bivacco Stuparich (1578m), il panorama sul gruppo del Montasio e del Fuart è spettacolare. Si prosegue verso la cima di Sompdogna dal sent.652 e 610 fino alla vetta, incontrando lungo il percorso testimonianze della Grande Guerra (resti di ricoveri e trincee).
Tutta la zona sommitale della montagna è ricca di vestigia, tra cui ricordiamo la “tomba del mago”. Dalla cima si prosegue fino a superare il laghetto di Sompdogna e subito dopo si raggiunge il rifugio F.lli Grego (1389) nei pressi di Sella Sompdogna. Dal rifugio in circa un’ora si ritorna a Malga Saisera.
Raggiunte le auto ci dirigiamo a Sella Nevea dove pernotteremo al rifugio Divisione Julia.

II° giorno
Raggiunti i Piani del Montasio (1500m), dal parcheggio si segue sulla dx la strada che in breve porta al rifugio Di Brazzà dove i due gruppi si divideranno.

I° gruppo.
Si prende a sx il sentiero che attraversa i prati in direzione NO.
Dopo aver incrociato da valle la traccia proveniente dalla Malga Montasio, il sentiero diventa più ripido e con numerosi tornanti raggiunge il colletto della Forca dei Disteis. A questo punto, con un diagonale verso est si attraversa la pietraia alla base della parete meridionale del Montasio fino a raggiungere lo zoccolo roccioso che si supera agevolmente con l’ausilio di alcuni tratti attrezzati con cavi d’acciaio.
Con andamento sinistra-destra-sinistra si procede su terreno ripido fra roccette, zone erbose e canalini fino a raggiungere un grande ghiaione pensile. Si attraversa il ripido ghiaione (attenzione a non far cadere ciotoli) e lo si rimonta sul bordo superiore, al termine del quale, alla base di un canale, si incontra la scaletta Pipan, che si raggiunge con un tratto di ferrata verticale.
La scaletta, dapprima verticale, è in seguito piuttosto appoggiata e consente di raggiungere le ghiaie sotto la cresta SE, dove ricompare il sentiero, che raggiunge il filo. Seguendo la cresta verso sx, tenendosi prevalentemente sul lato sud (un solo passaggio sul lato nord è un po’ esposto) si raggiunge agevolmente la vetta (2750m). Per il ritorno si ripercorre a ritroso il percorso di andata.